ci sono Autor3 che fanno il loro lavoro e vengono pubblicati solo dopo regolare selezione.
Autor3 che vincono premi meritatamente.
Autor3 che fanno i complimenti sia ai loro amici che agli autor3 sconosciuti.
Autor3 che credono nella forza del gruppo.
Autor3 che, a quanto pare, sono convinti di vivere nell'utopia di Star Trek, dove tutti si aiutano e nessuno invidia il prossimo, ma tutti lavorano per il miglioramento personale e del gruppo.
Dopodiché, gli autorucol3 iniziano ad accusare gli Autor3 di venire pubblicat3 e vincere premi e concorsi perché "amici di" (di chi non si sa, ma lo dicono e basta, tanto trovano sempre chi crede loro).
Una volta etichettati gli Autor3 e i piani alti come "villain", si autonominano "vittime" della "Mafia editoriale".
E piangono.
E si lamentano.
I pianti e i lamenti attirano altri autorucoli3, ai quali pure fa comodo credere che se Ciccio Salsiccio non li ha pubblicati, se loro non hanno vinto il premio Magnum Algida, sia unicamente per l'esistenza della "Mafia editoriale".Aprono così fior di chat su ogni social, dove vomitano la qualunque sugli Autor3, sul filone di: "Noi siamo puro talento e quelli lassù non ci pubblicano, mentre gli autor3 Pingo e Pongo scrivono una me*da e li pubblicano, vincono premi. Non sanno nemmeno scrivere in modo 'immersivo'", aggiungono, perché va tanto di moda, ormai.
Per inciso, non sanno scrivere in modo immersivo neppure gli autorucol3, ma guai a segnalare loro gli errori tecnici, loro sono "perfett3".
Non contenti, accusano gli autor3 di fare gruppo contro di loro, di recensire solo gli amici, di scambiarsi i favori, le stelline, di leccare e via dicendo.
A ogni commento dell'autore A sull'autore B cercano recensioni pregresse dell'autore B sull'autore A. Se non le trovano su Amazon, passano ai post su Facebook, indi ai commenti, indi ai loro sogni.
Eccallà, trovato scambio di recensioni nella realtà alternativa dei loro sogni.
Idem: Pinco vince un premio e subito partono le dietrologie sulla presunta parzialità dei giurati.
Mia risposta: Pinco vince il premio perché ha partecipato al premio, e quando non l'ha vinto subito ha riprovato, e riprovato, e riprovato finché non l'ha spuntata. Voi invece siete rimasti fermi a brontolare sull'esistenza della "mafia editoriale" nella fantascienza o avete partecipato sì e no mezza volta e vi aspettavate di vincere perché vi ritenete "gli eletti".
Eletti del piffero.
La chat cresce, gli autorucol3 sono sempre più convinti dell'esistenza della "mafia editoriale".
Io posso capire la credenza della "mafia editoriale" nel campo mainstream e di certi discutibili premi tristemente noti per l'incompetenza e l'analfabetismo dei giurati, ma qui parliamo della fantascienza, cioè un settore formato da 4 gatti che litigano per una trota di 3 giorni fa caduta dal bancone della pescheria e finita in una pozzanghera, quando potrebbero comodamente dividersela saziandosi tutti.
Comunque: gli autorucol3 che hanno aperto le famose chat per lamentarsi diventano i leader del gruppo di autorucol3 che parla e sparla della "mafia editoriale".
Un giorno, quando ormai gli autorucol3 frequentano la chat da abbastanza tempo da credere che la risposta sulla vita, l'universo e tutto quanto sia solo là dentro, uno dei leader comincia a dire: "Dobbiamo reagire, non possiamo permettere che si continui in questo modo".
"Facciamo rete", propone un altro.
"Sììì, alleiamoci contro l'avanzata dei Jedi cattivi".
Detto, fatto, inizia la guerra "Star Trek vs Star Wars": gli autorucol3 iniziano a scambiarsi recensioni, favori, complimenti, link, tag, menzioni dei libri degli amichetti di chat a ogni thread che inizi con: "Mi consigliate un romanzo sul tale argomento?"
Insomma, fanno tutto ciò che per mesi sostenevano facessero gli autor3.
E altrettanto subitaneamente ignorano le pubblicazioni degli autor3, quelli, secondo loro, raccomandat3.
Le ignorano solo pubblicamente perché poi, in privato, leggono e commentano dall'alto della loro "competenza": "Eh, ma tu guarda qui: questo sarebbe un romanzo/racconto/libro da pubblicare?"
Ovviamente la risposta deve essere "No" senz'appello, sennò ti espellono dalla chat e ti etichettano come amico di merenda degli autor3.
Poi, diciamolo, quando sei un autorucol3 è così bello trovare una gang che ti faccia sentire ganz3, superior3, un talento incompreso, ostracizzato, sabotato dalla "gente che conta e dai loro servetti".
Sei lì, non riesci a scrivere un riga del tuo romanzucolo, ma sai che entrando in chat troverai altri autorucoli con cui fare il gradasso mentre spettegoli dei cosiddetti raccomandati.
Intanto qualche partecipante alle loro chat fa i complimenti agli autor3 del gruppo Star Trek... Non in pubblico, però, per non compromettersi col gruppo di Star Wars; glieli fa in chat privata, oppure a voce quando capita che si incontrino, possibilmente nascosto dietro una maschera.
Poi qualche leader degli autorucol3 raggiunge la grande CE attraverso amicizie... E vabbè - si raccontano - nel loro caso è stato il riconoscimento del talento, non certo un favore personale degli amic3 di merenda.
Indi si tirano dietro, uno dopo l'altro, gli autorucol3 più utili, così da trasferire ai piani alti la loro "rete" a difesa della "qualità dell'editoria italiana."
Perché i lettori vanno "rieducati alla giusta narrativa", sì.E gli autorucol3 sono i "Maestri", fine.
Dunque gli autorucol3 si scambiano recensioni, commenti, aiuti, pubblicazioni, contatti con le grandi case editrici.
"Eh, ma noi lo facciamo per difenderci dalla 'rete' degli Autor3 (la cui esistenza hanno dimostrato soltanto nei loro sogni), dalla 'mafia editoriale'; noi possiamo, noi siamo gli eletti, siamo i Neo che demoliscono la Matrix della fantascienza italiana.
Alla fine la mafia editoriale nella fantascienza esiste davvero: è la rete composta dagli autorucol3.
Lo so, fa male saperlo.
Nessun commento:
Posta un commento
Di' la tua sull'argomento (nel rispetto della netiquette). Moderazione attiva. Il commento sarà visibile dopo l'approvazione dell'amministratore del blog. Grazie!